Nacque a Lugano nel 1710 e morì a Vercelli nel 1808; il fratello GIOVANNI ANTONIO nacque, sempre a Lugano nel 1760, ma non è nota la data della sua morte. Il primo era figurista, il secondo quadraturista e lavoravano in tandem. Ambedue fecero esperienze di lavoro in Svizzera, assorbendo i gusti del rococò europeo. Infatti il quadraturista Giovanni riuscì a diventare tra i più interessanti specialisti del genere nel settecento. In Italia i Torricelli hanno lavorato nelle 14 cappelle che limitano il sagrato e rappresentano la VIA CRUCIS della chiesa prepositurale di S.Giacomo a Roncaglia (1756); nella chiesa di Sant’Abbondio di Regolo, nella chiesa di Santo Stefano a Dongo. Decorarono anche una cappella e la calotta del presbiterio della chiesa parrocchiale di Bagnolo Cremasco. Nel santuario di Santa Maria hanno creato, nel 1762, un ciclo caratterizzato dal gusto settecentesco per il movimento e per il colore luminoso, ben diverso dalla staticità del Parravicino. Tale movimento lo troviamo soprattutto nei tre lunettoni, in particolare nelle scene dell’uccisione di Golia e di Assalonne. Le parti comunque più interessanti del ciclo di Santa Maria sono le quadrature di Giovanni.